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Profumo: Vezzo O Istinto Primordiale?

Come avrai capito, oggi voglio parlarti di profumo e aromaterapia. Ti sarà capitato un milione di volte di sentire arrivare una persona e riconoscerla dal profumo che indossa, gradevole o meno. Ebbene, sicuramente l’inconscio di quella persona risponde all’istinto ancestrale di farsi notare all’interno del branco. Per gli animali funziona così, no? Si annusano per capire se si piacciono. Gli odori per gli animali rivestono un ruolo molto importante per definire i ruoli in un gruppo. Se stai pensando ai cagnolini che per strada si fermano e si annusano e magari stai facendo una smorfia disgustata, non dovresti dimenticare che più o meno i medesimi istinti che governano il regno animale, riguardano anche gli esseri umani che, in effetti, appartengono al regno animale, secondo la classificazione dei regni introdotta da Linneo.

Il Cervello Rettiliano e un pò di storia

La questione del profumo e degli odori è molto complessa e risponde ad una parte del cervello che viene chiamata dai neuro scienziati Cervello Rettiliano. Si chiama così, perchè qui risiedono le emozioni e gli istinti primordiali: quelli, per intenderci, che negli esseri umani sono quasi sopiti, non dovendo più da tempo provvedere a sopravvivenza, ricerca di cibo e riparo, difesa del territorio.

Quando l’informazione olfattiva entra dalla cavità nasale stimola una fitta rete di neuroni fino a giungere al Cervello Rettiliano, che la elabora e ci fa reagire istantaneamente ad essa. In effetti l’efficacia degli oli essenziali sta proprio nel fatto che la risposta all’impulso è pressoché immediata.

L’aromaterapia si avvale di questa potenzialità umana, facendo del profumo un rimedio naturale, in quanto prende in considerazione l’individuo nella sua interezza, compresa la sfera emotiva.

L’origine dell’aromaterapia si perde nella notte dei tempi, nel senso che già gli antichi popoli egizi utilizzavano incensi e resine profumate per facilitare il viaggio nell’aldilà, ma venivano impiegati anche come cosmetico. In Oriente gli antichi alchimisti facevano esperimenti utilizzando aromi e oli, tuttavia il primo trattato sull’aromaterapia viene pubblicato solo nel 1964 da René Maurice Gattefossé, considerato il padre dell’aromaterapia e discendente da un’antica famiglia di profumieri, che applica per la prima volta l’olio essenziale di lavanda sulle ustioni dei soldati feriti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Usi e somministrazioni

L’impiego dell’aromaterapia nella nostra vita di tutti i giorni può investire numerosi ambiti: dalla cura della casa al bucato, ma trova la sua migliore espressione nella cura personale.

Le vie di somministrazione degli oli essenziali per ottenere la massima efficacia ed evitare al contempo le controindicazioni, sono la diffusione, l’inalazione e l’applicazione cutanea con o senza massaggio.

La via olfattiva è forse la più interessante, poiché nelle vie respiratorie gli oli essenziali penetrano attraverso l’aria inspirata, se l’essenza è presente nell’aria, o per respirazione diretta, mettendo cioè alcune gocce sui polsi ed annusando .

Molto utilizzato nell’aromaterapia è il diffusore di oli essenziali, consigliato per disinfettare i locali in cui si vive. L’uso consente di godere di un’azione rilassante o anche preventiva di epidemie in base all’essenza impiegata. La diffusione può aiutare anche in caso di problematiche di tipo nervoso o psicologiche. Come già accennato, l’olio essenziale inalato sale nel sistema limbico, che è il quartier generale delle nostre emozioni. Ecco perché ha una duplice azioni: stimolante o anche rilassante, che invita al risposo. E’ possibile diffondere alcune essenze nell’aria come repellente naturale contro gli insetti indesiderati.

Ciascun olio in base alle proprietà che possiede è destinato ad un particolare impiego: ad esempio per problemi respiratori potremmo usare eucalipto, pino, timo e lavanda; come calmanti lavanda, arancio, maggiorana oppure come repellenti contro gli insetti saranno molto utili la citronella il lavandino ed il geranio.

oliessenziali

Il sistema dell’inalazione è perfetto per le patologie del sistema respiratorio, ma non è indicato per chi soffre di asma o allergie.

Un efficace e anche variamente tollerato metodo di somministrazione degli oli essenziali consiste nell’applicare direttamente sulla pelle con o senza massaggio. Questo metodo è utile in casi di mal di testa, indolenzimenti o artrosi, ansia e stress, gambe pesanti o cellulite, problemi dermatologici come cicatrici, ustioni, acne, psoriasi.

Vi sono però anche delle controindicazioni. Se ci si espone al sole, infatti, è importante evitare di applicare alcuni oli fotosensibili come bergamotto, mandarino, arancio, verbena, pompelmo, angelica e limone.

Ultimo, ma non meno importante, è il massaggio. Il massaggio, infatti, favorisce la circolazione del sangue e la diffusione degli oli essenziali. Di solito è molto apprezzato e costituisce un momento di dolcezza e di comunicazione non verbale. Si può praticare anche l’auto massaggio (mani, gambe, piedi, petto); non si parla di massaggi tecnici, ma di semplici massaggi che non richiedono particolari competenze tecniche.

Spero di averti dato degli spunti interessanti, per far sì che l’aromaterapia cominci a far parte anche della tua routine quotidiana. Continua a seguirci per tantissimi nuovi consigli e info!

 

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