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Walking Dead? No Grazie!

Alzi la mano chi non ha pensato almeno per un attimo in questi giorni alla prima puntata di Walking Dead, quando Rick si sveglia in ospedale e si trova di fronte la città deserta colonizzata dagli zombie! Sono cose che non si dimenticano, una volta che le hai viste, ma non vuol dire che debbano diventare reali!

In questi giorni le scuole sono chiuse e anche molti altri posti che normalmente frequento. Non posso andare a fare la spesa perché so che i supermercati sono presi d’assalto da chi fa provviste. All’improvviso per un motivo qualunque devi cambiare i tuoi piani ed è difficile non domandarsi come si sia arrivati a questo.

La storia infinita? a quanto pare no

Siamo tutti intrinsecamente consapevoli, anche i più negazionisti, che la nostra permanenza come specie su questo pianeta è destinata ad una fine. Qualcuno ha addirittura calcolato che questo momento avverrà tra 106 anni. Questo ci mette davanti alla triste ma sacrosanta verità per cui abbiamo anche noi una data di scadenza e la cosa ci mette una certa pressione psicologica. Motivo per il quale, alla prima avvisaglia ce la facciamo sotto e come prima cosa pensiamo ad andare a saccheggiare il supermercato. Intendiamoci, lo capisco: siamo italiani, il cibo è tutto per noi, ma voi veramente credete che se ci fosse in atto un evento apocalittico, se ci tagliassero acqua, elettricità, viveri, se l’aria là fuori fosse irrespirabile, il frigo pieno farebbe la differenza tra la sopravvivenza o l’estinzione?.

Più cicale, che formiche

Siamo talmente viziati dalle nostre sofisticate abitudini che, ammesso che ci siano persone in grado di sopravvivere, non ce la faremmo per più di un giorno là fuori senza i nostri agi. Non conosciamo le piante, non sappiamo cacciare e quindi cosa mangeremmo una volta finite le nostre provviste? Non usiamo le mani, non sappiamo nemmeno più scrivere a penna, tanto siamo abituati al t9 che ci corregge gli strafalcioni da terza elementare!

Lo stile di vita da fighetti ci ha portato a nutrirci di cibo-non cibo facendoci sviluppare duemila intolleranze che, una volta nel mondo reale, ci renderebbero soggetti deboli e a rischio. Dove credete che cresca grano senza glutine o la mucca che dà latte senza lattosio? Saremmo dei bersagli condannati dalla nostra stessa cecità. Buona parte di noi morirebbe di fame in qualche giorno, perché i sapori a cui siamo abituati e dai quali siamo attratti non hanno riscontri nel mondo naturale e reale.

Altra questione, ma non tanto differente, è l’esposizione a malattie e germi vari. Ormai viviamo in ambienti sterilizzati e ultra puliti, prendiamo farmaci per qualunque minima sciocchezza. Inostri anticorpi viaggiano in Rolls Royce con il Rolex al polso e davanti ad un’infezione se la filerebbero per primi. E’ inutile negarlo sopravvivere non è un nostro problema da troppo tempo. Non sappiamo farlo e non sapendo che pesci prendere, andiamo a comprarli a chili nei supermercati per stiparceli nel freezer, perché poi non si sa mai.

Tutto questo per dire che l’apprensione è un fattore umano e giustificabile, ma quello che sta accadendo in questi giorni è una cosa che non ha alcun significato.

Il politico, si sa, ha il suo perché: si trova a decidere per sé e per altre persone e chi vorrebbe avere la responsabilità di passare alla storia come colui che se n’è fregato dell’epidemia? Vi ricordate Dante che fine ha fatto fare a coloro che non hanno messo al primo posto la Ragion di Stato? Ancora ne sentiamo parlare.

Non è come sembra…

Credo che qualcosa ci stia sfuggendo di mano, ma soprattutto credo che non si pensi abbastanza prima di abbandonarsi ad una qualunque reazione. Ci dicono di lavarci spesso le mani o di stare a casa se siamo malati: orrore! E panico. Perché in qualche modo ci sentiamo meno liberi di agire come ci pare. Ma è solo un’illusione.

Il nostro ego smisurato ci fa credere di essere tanto importanti da non poterci permettere il lusso di restare a casa qualche giorno con un raffreddore. Siamo abili nel trasformare un atto di irresponsabilità e scarso rispetto per gli altri in senso del dovere. E il senso civico? Il dovere morale verso chi ci sta intorno, verso chi magari ha patologie croniche e l’ultima cosa di cui ha bisogno è un’infezione? Qualcuno se l’è mai domandato?

Pensate, prima di tutto. E osservate, questo posso dire. Come spesso accade in situazioni di crisi, vi è una ristretta minoranza di persone che oltretutto sta guadagnando da questa cosa. E’ il paradosso del capitalismo moderno, che ci affanniamo a difendere. Non parlo solo delle Farmaceutiche che faranno a gara a vendere un vaccino, ma che mi dite dei produttori di mascherine e gel disinfettante per la mani? Non vi sembra un po’ sospetto?. Per non parlare del fatto che in una notte qualcuno è riuscito ad inventarsi la truffa dei falsi ispettori sanitari che vanno porta a porta, per commettere dei furti nelle case

Io vivo adesso

Io schivo per delle ore messaggi di whatsapp su ventimila gruppi, ognuno dei quali sembra rivelare una verità più definitiva della precedente. Non posso fare a meno di chiedermi che fine abbia fatto il buon senso, dov’è l’equilibrio in tutto questo? La via di mezzo tra il vivere completamente fuori dal mondo e lo stare tutto il giorno attaccati ad un rete che trasmette notizie 24 ore su 24. Quell’equilibrio che dovrebbe albergare in ognuno di noi e che dovremmo consapevolmente perseguire in ogni cosa della vita.

Sentite, io non so se questa si rivelerà davvero una pandemia o se, come penso, finirà tutto in una bolla di sapone al sopraggiungere della primavera. Se sarà stato solo un grande spavento o se veramente domani vedremo degli zombie camminare per strada. Non ho elementi per dirlo e di quello che scrivono i giornali non mi fido mai ciecamente. Quello che so è che io vivo ADESSO. Il presente. Prenderò questa pausa come un momento per pensare cosa davvero vorrei salvare in caso ci fosse un disastro. Userò questo tempo per condividere con chi mi sta attorno, cosa che di solito non si ha mai tempo di fare.

Credo che l’umanità debba cercare di trarre da questa esperienza una lezione di saggezza e soprattutto di equilibrio. Saranno il buon senso e la consapevolezza di noi stessi a salvarci da qualunque cosa, non l’Amuchina!

SVILUPPARE IL SISTEMA IMMUNITARIO
Il pediluvio è una pratica molto antica a cui sono molto affezionata che mi porta numerosi benefici durante le stagioni fredde ma anche nelle altre, mi piace occuparmi di me con pazienza un pochino di tempo e dedizione.
Vi assicuro che i suoi effetti sono davvero veloci.
In questi giorni una pratica molto utile per rinforzare il sistema immunitario è usare alcuni oli essenziali che sono antivirali e /o antibatterici per mia esperienza sono:
Ravintsara, Tea Tree , Eucalipto, Issopo, Timo
Il mio consiglio anche per chi ha bambini è il RAVINTSARA. Molto efficace contro influenze e raffreddori e capace di attivare il sistema immunitario, in modo da dare una risposta rapida all’aggressione esterna. Davvero ottimo anche per la prevenzione o per evitare contagi.
Pediluvio:
Immergere i piedi 10/15 minuti in acqua calda addizionata ad un pugno di sale grosso ed alcune gocce di Raventsara (3 g. bambini 5 g. adulti)
Coprite i piedi con l’acqua fino alle caviglie. Se l’acqua si raffredda aggiungerne di calda.
Possiamo utilizzarlo poi facendo un massaggio plantare: il massaggio amplifica la risposta immunitaria ed aiuta ad ritrovare un equilibrio(3 o 5 gocce in olio vettore)
Massaggiare il piede , pianta e dorso. e massaggio ai reni.

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